Mandragola a Parma

MANDRAGOLA

di Niccolò Machiavelli

canzoni originali composte da Philippe Verdelot

 

con Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Nicola Nicchi, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Emanuele Vezzoli, Nanni Tormen

e con

Jacopo Facchini Alto e Maestro Concertatore

Francesca Cassinari Soprano

Matteo Magistrali Tenore

Roberto Rilievi Tenore

Marco Saccardin Baritono e Liuto

 

costumi Maria Giovanna Farina

maschere Veronica Pastorino

luci Claudio Coloretti

assistente alla regia Francesco Lanfranchi

regia Giacomo Giuntini

produzione Fondazione Teatro Due

POLITICA E COMMEDIA SI INTRECCIANO IN UN’EPIFANIA CARNEVALESCA FATTA DI MASCHERE, TRAVESTIMENTI, PARODIE DEL SACRO E SCIVOLAMENTI GERARCHICI IN MANDRAGOLA DI NICCOLÒ MACHIAVELLI, NUOVA PRODUZIONE DI FONDAZIONE TEATRO DUE DI PARMA, DIRETTA DA GIACOMO GIUNTINI CON L’ENSEMBLE ATTORI TEATRO DUE E LE MUSICHE ORIGINALI DEL COMPOSITORE RINASCIMENTALE PHILIPPE VERDELOT.

UN’ ARTICOLATA RIFLESSIONE POLITICA ARRICCHITA DA INCONTRI CON I PIÙ GRANDI STUDIOSI DEL PENSIERO DI MACHIAVELLI:

PASQUALE STOPPELLI, MAURIZIO VIROLI, MASSIMO CACCIARI

 

Prima Nazionale

18 gennaio 2020, ore 20.30

Parma, Teatro Due

A un grande capolavoro del teatro del ‘500 è dedicato il nuovo articolato progetto di Fondazione Teatro Due: Mandragola di Niccolò Machiavelli debutterà in prima nazionale il 18 gennaio 2020, diretta da Giacomo Giuntini alla guida degli Attori dell’Ensemble Stabile di Teatro Due Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Nicola Nicchi, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Emanuele Vezzoli, Nanni Tormen (repliche fino al 2 febbraio 2020).

La messa in scena del testo si avvale delle musiche originali del compositore rinascimentale Philippe Verdelot, eseguite in scena da Jacopo Facchini Alto e Maestro Concertatore, Francesca Cassinari Soprano, Matteo Magistrali Tenore, Roberto Rilievi Tenore e Marco Saccardin Baritono e Liuto, con i costumi di Maria Giovanna Farina, le maschere di Veronica Pastorino, le luci di Claudio Coloretti, una produzione Fondazione Teatro Due.

Affrontare Machiavelli significa ammainare la bandiera dell’antipolitica e prendere posizione contro il riflusso nel privato. Mandragola è ambigua come la risata che genera. È terapeutico rimedio per infertilire Lucrezia, ma venefico farmaco per il primo uomo che con essa si congiungerà. È inquieta come il Segretario che, allontanato dai pubblici uffici, si getta nell’analisi appassionata della situazione presente, impotente di fronte all’ostracismo in cui è stato relegato. È la sua politica con la maschera dell’umano: se la virtus politica, invece di essere rivolta al benessere collettivo, viene (comicamente?) incanalata in faccende private, perfino la legge risulta un’arma monca e inefficace. Tutta l’antropologia dispiegata nei cinque atti ci invita a considerare un mondo in cui è assente la conciliazione della politica fatta da uomini eccellentissimi in grado di affrontare ed orientare la natura ferina dell’essere umano.

La folle giornata che ci viene offerta vede dispiegarsi le macchinazioni di un parassito che intende assecondare i desideri di un amante meschino; nel frattempo, un dottor poco astuto cerca un rimedio per avere un figlio da una giovane accorta e coinvolge un frate mal vissuto.

Politica e commedia si intrecciano in un’epifania carnevalesca fatta di maschere, travestimenti, parodie del sacro e scivolamenti gerarchici; e tutto questo, con un sorriso, perché il linguaggio della politica e le sue tesi sono anche ingredienti del comico.

Senza Machiavelli non avremmo una tappa fondamentale nella costituzione della politica come scienza e non avremmo la più bella commedia del Rinascimento italiano.

Ad accompagnare la messa in scena dello spettacolo sono organizzati anche una serie di incontri di approfondimento curati da alcuni dei più importanti intellettuali e studiosi dell’opera di Machiavelli: Il 17 gennaio 2020 alle 18.00 il Professor Pasquale Stoppelli terrà l’incontro Machiavelli: La Commedia, La Politica. Filologo, critico letterario e curatore dell’ Edizione Nazionale delle Opere di Niccolò Machiavelli, Stoppelli ha insegnato presso le Università degli Studi di Salerno, L’Aquila e la Sapienza Università di Roma. Nel corso dell’incontro verrà letta per la prima volta L’Epistola della peste, recentemente attribuita da Stoppelli al Segretario Fiorentino.

Il 21 gennaio 2020, sempre alle ore 18.00, il Professor Maurizio Viroli, filosofo, accademico, politico e studioso dell’opera di Niccolò Machiavelli, che fra le tante cariche istituzionali ha ricoperto anche quella consulente della Presidenza della Repubblica Italiana per le attività culturali durante il settennato del Presidente Carlo Azeglio Ciampi, approfondirà tematiche e aspetti del controverso personaggio di Machiavelli nell’incontro: La redenzione dell’Italia. Il Principe di Niccolò Machiavelli. Il 30 gennaio 2020 alle 18.00 sarà il Professor Massimo Cacciari a essere ospite di Teatro Due per parlare del Segretario fiorentino nell’incontro dal titolo Il teatro della crudeltà: Machiavelli. Autore di numerosi volumi filosofici, Cacciari ha affrontato il tema dell’Umanesimo nel suo libro La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo.

Informazioni e biglietteria: Tel. 0521.230242 –  biglietteria@teatrodue.org –  www.teatrodue.org

 

 

 

CALENDARIO RAPPRRESENTAZIONI E INCONTRI

 

Mandragola

Dal 18 gennaio al 2 febbraio 2020

18, 24, 25, 30 gennaio 2020, ore 20.30

19, 26 gennaio e 2 febbraio 2020, ore 16.00

1 febbraio ore 17.00

 

17 gennaio 2020, ore 18.00

Machiavelli: La Commedia, La Politica

Pasquale Stoppelli, filologo, critico letterario e curatore dell’ Edizione Nazionale delle Opere di Niccolò Machiavelli

Lettura de L’Epistola della Peste con Walter Le Moli

 

21 gennaio 2020, ore 18.00

La redenzione dell’Italia. Il Principe di Niccolò Machiavelli.

Maurizio Viroli

Filosofo, accademico, politico e studioso dell’opera di Niccolò Machiavelli

 

30 gennaio 2020, ore 18.00

Il teatro della crudeltà: Machiavelli

Massimo Cacciari

Filosofo, accademico e saggista.